Disagi nel rinnovo del contrassegno per disabili: l’appello di Elena De Paolis
CIVITAVECCHIA – Disagi nel rinnovo del contrassegno per disabili sono stati riscontrati da molti utenti; segnalazioni di cui si è fatta portavoce Elena De Paolis, presidente del Tavolo tecnico per la Cultura dell’Agibilità, la quale ha scritto al Comune, al Sindaco, al comandante della Polizia locale e al segretario generale chiedendo che possano essere apportate le opportune variazioni alle procedure attuali e venga verificato l’utilizzo dei contrassegni.
Tra le criticità, la presentazione ad esempio, del certificato della sussistenza dell’invalidità rilasciato dal medico di famiglia. “Ma se l’Inps e la Asl hanno stabilito l’invalidità senza revisione – si chiede De Paolis – mi chiedo che senso abbia che il medico di famiglia stabilisca che sussistono i requisiti. Sarebbe più logico un certificato di esistenza in vita che il Comando può tranquillamente verificare all’ufficio anagrafe”. L’istanza di rinnovo va poi presentata al protocollo del comando. “Se il modulo è stato compilato e firmato dal titolare del contrassegno – scrive ancora De Paolis – se sono state allegate foto e certificato, perché occorre la delega per la presentazione al Protocollo, non per il ritiro, ma per la consegna? Se l’ufficio non è agibile per i disabili, la colpa non è certo del disabile”.
In effetti, come riportato dal presidente del Tavolo, queste procedure comportano l farsi accompagnare dal medico di famiglia e pagarlo per l’emissione del certificato, e pagare magari anche l’accompagnatore; avere la disponibilità dell’accompagnatore per recarsi al protocollo del comando o provvedere alla delega e comunque inderogabilmente dopo le 10 e prima delle 12 e poi successivamente tornare al comando per il ritiro del tagliando nuovo.
“Chi ha stabilito queste procedure – si chiede De Paolis – ha la misura delle difficoltà che incontra una persona disabile non autosufficiente per poter vivere una quotidianità che si avvicini quanto più possibile alla normalità? Non sarebbe il caso di snellire tali procedure e magari impegnare tempo e persone per verificare che sui parcheggi dedicati ci siano veramente auto con contrassegno? E che magari questo non sia della nonna morta oppure tranquillamente a casa propria o in Rsa?”. Da qui le richieste rivolte ad amministrazione e Polizia locale per agevolare gli utenti.