Casi psichiatrici: a Tarquinia una gestione difficile
TARQUINIA – Tre interventi in un solo giorno. Un segnale preciso che i casi psichiatrici a Tarquinia stanno diventando difficili da gestire, impegnando le forze dell’ordine interventi forse più del dovuto. La prova arriva nella giornata di ieri dove si sono registrati ben tre casi, diversi, ma ascrivibili allo stesso ambito.
Il caso più eclatante si è verificato nelle prime ore del pomeriggio con un giovane uomo che ha minacciato di lanciarsi dal campanile del Duomo in pieno centro storico di Tarquinia, ma fortunatamente è stato tratto in salvo grazie all’immediato intervento degli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Tarquinia. Attimi di paura per il timore di un tragico epilogo che fortunatamente è stato sventato.
Il giovane uomo, con precedenti specifici, è salito sulla torre della chiesa cattedrale di Tarquinia, passando dall’impalcatura dove sono in corso i lavori di ristrutturazione dell’edificio, e ha cominciato a gridare dicendo che si sarebbe gettato nel vuoto. Sul posto, tra il fiato sospeso di alcuni passanti, sono subito intervenuti i soccorsi, con i Vigili del fuoco, un’ambulanza del 118 e gli agenti della Polizia di Stato. Dopo attimi di concitazione, l’uomo è stato preso in carico dai sanitari per il trattamento del caso, dopo un lungo e preciso intervento dei poliziotti. Gli agenti hanno immediatamente notato il giovane sulla struttura in ferro. Dopo aver minacciato di gettarsi nel vuoto, l’uomo si è barricato nel campanile. Poco prima, dopo essere uscito dalla chiesa, aveva anche aggredito con una pala un operaio impegnato nel cantiere edile. Nel tentativo di farlo desistere, i poliziotti quindi hanno messo in atto una efficace e lunga opera di persuasione, riuscendo alla fine a trarlo in salvo. L’intervento dei poliziotti del Commissariato di Tarquinia, effettuato con il dovuto tatto e la necessaria fermezza, ha sicuramente permesso di salvare la vita all’uomo, un pregiudicato di 28 anni, poi condotto presso l’ospedale di Tarquinia per i necessari accertamenti. Il pregiudicato, secondo quanto appreso, il giorno precedente si era reso anche protagonista di un’aggressione al capotreno.
Ma non solo. Parapiglia ieri mattina in via Marconi, sempre in pieno centro cittadino, dove una donna in evidente stato di ebbrezza alcolica è uscita in strada, vaneggiando di liti e suonando ai campanelli delle case. Sul posto, oltre all’ambulanza del 118, sono intervenuti i Carabinieri e gli agenti della Polizia locale. La donna è stata sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio.
Infine un terzo uomo, in evidente stato di alterazione psicologica, è stato soccorso in strada dalle forze dell’ordine sempre nella giornata di ieri.
Purtroppo, interventi di questo genere negli ultimi tempi si sono notevolmente intensificati nella città etrusca. A contribuire all’incremento dei casi ci sarebbe il trasferimento, per via del Covid, del reparto psichiatrico di Belcolle all’ospedale di Tarquinia. Una situazione che sta diventando pesante in città: mentre l’ospedale Belcolle di Viterbo è ubicato in un’area isolata ed è molto grande, diversa è la situazione a Tarquinia.
Il nosocomio di Tarquinia è infatti decisamente più piccolo e situato in pieno centro cittadino. Al pronto soccorso spesso diventa difficile gestire i nuovi arrivi, prima che trovino posto con il ricovero. Inevitabile pertanto che si verifichino episodi simili con richieste di interventi alle forze dell’ordine. In diversi casi, infatti, i pazienti scappano dal pronto soccorso in strada nudi, scalzi o anche con le flebo attaccate, costringendo forze dell’ordine e polizia locale a recuperarli con sforzi notevoli.