Falsi tamponi a Civitavecchia: condannata la coppia
CIVITAVECCHIA – Sono stati condannati oggi dal tribunale di Civitavecchia l’infermiera 35enne e ed il suo compagno 50enne, i due sanitari arrestati a novembre al centro dell’inchiesta sui falsi tamponi. Questa mattina infatti si è svolta l’udienza con rito abbreviato per la coppia, difesa dall’avvocato Matteo Mormino.
Due anni e sei mesi la condanna per l’uomo, operatore socio sanitario che si fingeva infermiere, e due anni per la compagna, infermiera, a fronte rispettivamente dei due anni e quattro mesi richiesti dal pubblico ministero Alessandro Gentile e un anno e undici mesi, con il giudice Francesco Filocamo che ha quindi inflitto una pena maggiore di quella richiesta, senza tenere conto della richiesta di assoluzione da parte del legale per alcuni capi di imputazione da non contestare, come ribadito in aula, soprattutto per la donna.
Nel corso della stessa udienza il Comune di Civitavecchia si è costituito parte civile. Nell’occasione vi è stato il riconoscimento del danno sia per Asl Roma 4 che per il Comune stesso, con spese legali liquidate in favore dei due enti. “Avevamo detto nell’imminenza della notizia di questa inchiesta, che ha raggiunto le cronache nazionali – ha commentato il sindaco Ernesto Tedesco – che avremmo difeso l’immagine della città. Abbiamo dato seguito a quell’impegno, senza alcun intento giustizialista e tenendo a mente la gravità degli episodi contestati, e nella convinzione che la giustizia dovesse fare il suo corso. Ringrazio in tal senso la magistratura, che ha portato ad un veloce esito del processo con un lavoro rapido e circostanziato”.