Al vaglio lo studio scientifico. L’impianto potrebbe sorgere nei pressi della foce di Castelsecco Un progetto per l’allevamento e la commercializzazione delle cozze
SANTA MARINELLA – In una importante riunione che si è tenuta questa mattina in municipio tra il Sindaco Pietro Tidei, l’assessore alle attività produttive Emanuele Minghella e una rappresentanza dei pescatori professionisti della città, si è parlato della realizzazione di un innovativo progetto per l’allevamento delle cozze.
«Abbiamo accolto con grande interesse la proposta avanzata dai nostri pescatori – dice il sindaco – e riteniamo anche un’ottima possibilità di sviluppo economico a favore di una categoria che, come molte altre, sta risentendo pesantemente della crisi economica in atto e dovuta, in parte, anche alla pandemia». È stato già individuato anche il tratto di litorale adatto ad ospitare questo impianto di allevamento di mitili, che potrebbe sorgere nei pressi della foce di Castelsecco, un’area costiera dove non sono presenti strutture balneari o spiagge libere e che pertanto si presta bene per questa nuova attività.
«Abbiamo però chiesto preventivamente – afferma Minghella – a massima garanzia della tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino uno studio scientifico che confermi, come è stato già assicurato tra l’altro a voce dai promotori dell’iniziativa, che questi allevamenti, non solo non inquinano, ma possono persino avere degli effetti positivi sulla qualità delle acque, poiché le cozze hanno il potere di filtrare e depurare e non di inquinare il mare. I pescatori avrebbero anche intenzione di rendere quest’attività un nuovo fiore all’occhiello per la nostra cittadina e, a tale proposito, hanno chiesto di allestire un punto vendita diretto di questi apprezzati frutti di mare, preferibilmente all’interno del porto turistico». «Mi auguro – conclude Tidei – che si possa passare, in tempi brevi, dalla progettazione all’attuazione di questo progetto che reputo possa essere valutato favorevolmente da questa amministrazione che non può che apprezzare e incentivare tutte quelle iniziative capaci di rilanciare l’economia cittadina. Soprattutto ora che la pandemia ha duramente colpito tutte le attività legate anche alla ristorazione, come nel caso della pesca e la vendita di prodotti ittici».