MONTALTO - E’ prevista per domani la call conference tra i sindaci della Tuscia, la Provincia di Viterbo con il presidente Pietro Nocchi, il sottosegretario all’Ambiente Roberto Morassut e l’assessore regionale per il ciclo rifiuti Massimiliano Valeriani per discutere dell’ipotesi di realizzare il deposito nazionale di rifiuti radioattivi nella Tuscia, secondo quanto emerso a seguito della pubblicazione da parte della Sogin della Carta delle aree potenzialmente idonee. Delle 67 zone individuate, nel Lazio le aree indicate sono 22 e tutte in provincia di Viterbo, con i comuni anche di Tarquinia e Montalto di Castro interessati dal progetto. Alta la guardia dei cittadini che hanno già espresso il no categorico, con i sindaci pronti a dare battaglia e già al lavoro per presentare le osservazioni. Oltre ai politici, prendono posizione anche comitati e associazioni. A Montalto di Castro si schiera con il no alle scorie nucleari anche l’associazione “Montalto e Pescia legate insieme”. «Facciamo appello all'amministrazione comunale ed a tutte le associazioni presenti a Montalto e Pescia per dar vita ad un coordinamento che si mobiliti celermente per scongiurare l'ipotesi che il nostro Comune diventi l'immondezzaio d'Italia - affermano dall’associazione - Giudichiamo molto positivamente la volontà del vicesindaco Luca Benni di convocare un consiglio comunale straordinario sull'argomento ma, nel contempo, lo invitiamo anche a promuovere un incontro con tutte le associazioni presenti sul territorio per programmare iniziative comuni. Il rischio per Montalto e Pescia é infatti molto alto. Come stabilito dall’art. 27 comma 1 del D.lgs. 31/2010, la proposta di Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (Cnapi) deve includere una contestuale proposta di “ordine di idoneità sulla base di caratteristiche tecniche e socio-ambientali delle suddette aree”. La Sogin ha quindi raggruppato le aree potenzialmente idonee, ossia rispondenti in pari misura ai criteri di sicurezza della Guida Tecnica n. 29, in quattro insiemi con ordine di idoneità decrescente (A1, A2, B e C), individuati considerando aspetti socio-ambientali, logistici e di classificazione sismica di natura amministrativa. Purtroppo le 3 aree ricadenti in tutto o in parte nel territorio del comune di Montalto (VT-8,VT-36 e VT-27) sono tutte in zona A1, quindi considerate "molto buone" per ospitare l' eventuale impianto nazionale di stoccaggio di materiale radioattivo. Dobbiamo quindi fare fronte comune per difendere tutti insieme il futuro del nostro territorio e dei nostri figli».