CIVITAVECCHIA - Civitavecchiesi ancora alle prese con gli usi civici. "Piuttosto che autoincensarsi con affermazioni generiche di una gestione virtuosa, senza mai dare una concreta risposta ed invece di continuare a cercare di screditare chi chiede spiegazioni del perché moltissimi  cittadini si stanno trovando in situazioni drammatiche - spiega il consigliere comunale civico Vittorio Petrelli - l'Università Agraria farebbe bene a rispondere con i fatti ed a cambiare rotta nella gestione dei domini collettivi".

Il video pubblicato questo mese fa luce sui limiti dell’istituto della conciliazione una procedura onerosa che dovrebbe servire a far tornare in possesso in tempi brevi della disponibilità del proprio immobile, dichiarato gravato da vincoli che nella maggior parte dei casi sappiamo inesistenti.

"Di fatto constatiamo che lo strumento è del tutto inadeguato - ha aggiunto Petrelli - si tratta di due esperienze che rappresentano la punta di un iceberg perché, come si può immaginare, solo pochi  denunciano con un video quello che gli sta capitando. Nella prima esperienza si lamentano i tempi lunghi che  si stanno impiegando per liberare con la  conciliazione   un appartamento in  via Marcantonio Colonna su un immobile che dovrebbe essere venduto. Si noti che questa via, tra l’altro, ricade in una zona (particella 309) per la quale si è mossa l’Amministrazione comunale con lettere alla Regione Lazio in quanto esiste una specifica sentenza (cron 103 del 1993)  che, se applicata, farebbe sparire i gravami  non solo su questo appartamento, ma su oltre  1500  appartamenti in quell'area. Nella seconda esperienza viene denunciata la responsabilità della Regione Lazio che, non approvando  le procedure di conciliazione, le  rende  incomplete al punto che alcuni istituti di credito si rifiutano di erogare mutui con pratiche di conciliazione omologate dal Commissariato agli Usi Civici. Ma esistono tante altre situazioni disastrose ed ignorate dall'associazione di viale Baccelli, come ad esempio quella di una cittadina che ha presentato richiesta di rimborso all'associazione agraria per un versamento di  2.000 euro relativi alla liquidazione di un gravame non più esistente. Infatti il  terreno sui cui sorge il palazzo con l’appartamento ereditato dal padre e che aveva necessità di vendere, è stato dichiarato libero da ogni gravame con la delibera di G.R. 476 del 21 luglio 2020. Cosa altro dovranno sopportare le 5000 famiglie che da settembre 2013 sono  strette nella morsa degli Usi Civici e sono impedite nel loro diritto di proprietà? Quello che è ancora più sconcertante - ha concluso Petrelli - è l’indifferenza delle istituzioni e dei soggetti politici regionali. Auguriamoci che questi video  riescano dove finora hanno fallito le vie istituzionali".