CIVITAVECCHIA - "La lista delle opere infrastrutturali da commissariare è arrivata solo alle ieri alle commissioni parlamentari competenti che dovranno ora esprimere il proprio parere. Eppure il decreto Semplificazioni, che ha dato il via a questo procedimento, è stato approvato dal Consiglio dei ministri a inizio luglio: sono stati persi sei mesi e alla fine, beffa tra le beffe, non ci sono neanche i nomi dei commissari. Il commissariamento è cruciale per sbloccare opere che vanno realizzate o completate il prima possibile perché hanno un forte impatto sul territorio in termini di miglioramento della viabilità, ma anche dal punto di vista economico, a 360 gradi, dalle opportunità che infrastrutture adeguate possono offrire alle varie attività ai posti di lavoro che si creano per la loro realizzazione".

Lo sottolinea la presidente della commissione Attività produttive e Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio Marietta Tidei (Italia Viva). "Nella lista delle opere che il Governo ha scelto di commissariare - spiega - figurano molte opere strategiche per il Lazio, a sistema infrastrutturale di collegamento del porto di Civitavecchia con il nodo intermodale di Orte con la tratta Monte Romano Est-Civitavecchia, ma anche la Cisterna-Valmontone, la Salaria nei tratti del Gra, ma anche di Passo Corese e di Rieti. E poi ancora la metro C di Roma, la chiusura dell'anello ferroviario della Capitale, la ferrovia Roma-Pescara. Italia Viva, attraverso il piano Shock, per prima ha messo in evidenza la necessità di accelerare sulle opere pubbliche, ma il Governo si sta dimostrando troppo lento e non comprende quanto queste opere siano cruciali per lo sviluppo del Lazio. Serve un cambio di passo".