VITERBO - “Suscita allarme il documento per la consultazione pubblica sull’avvio della procedura per la localizzazione, la costruzione e l’esercizio del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e Parco tecnologico. L’indicazione dei comuni di Tarquinia, Ischia di Castro, Montalto di Castro, Canino, Tuscania, Vignanello, Gallese e Corchiano tra le aree potenzialmente idonee ad ospitare l’impianto è in netto contrasto con il progetto di sviluppo di territori con una forte vocazione turistica, in cui si sta lavorando con impegno per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, dell’ambiente naturale e del paesaggio. E’ fondamentale, in questo momento, la cooperazione tra le istituzioni e tutti i portatori di interessi per far valere le ragioni della Tuscia”. Così Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia. La consultazione pubblica si è aperta ieri. Le Regioni, la Provincia, i Comuni e i soggetti portatori di interessi qualificati “possono formulare osservazioni e proposte tecniche” entro 60 giorni. “La conference call opportunamente organizzata dalla Provincia per lunedì prossimo deve essere il punto di partenza per un percorso partecipato. Scriviamo insieme il ‘no’ alle scorie radioattive nei nostri comuni. Cna è pronta a dare il proprio contributo”, conclude Melaragni.