LADISPOLI - "Un'imposta ingiusta per palestre, impianti sportivi, cinema e teatri obbligati dal Governo a chiudere per il covid". Sotto i riflettori del consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Giovanni Ardita, c'è la Tari. Per il consigliere è ingiusto che queste attività si ritrovino a dover pagare la tassa sui rifiuti che "non hanno prodotto" in quanto chiuse. E per questo motivo ha annunciato la presentazione di una interrogazione parlamentare da parte del partito della Meloni, per chiedere al Governo risorse da destinare ai Comuni. Durante il consiglio comunale del 22 dicembre scorso il consigliere ha infatti sottoposto la problematica al sindaco Grando e all'assessore al Bilancio, Claudio Aronica. "Non si può chiedere a queste strutture il pagamento totale della Tari", ha spiegato Ardita che ha chiesto, dunque, l'esenzione dal pagamento almeno della parte variabile. Esenzione che però non può essere approvata dai Comuni: mancano le risorse. Da qui la decisione di volgere lo sguardo al Governo nella speranza che possa individuare delle risorse da destinare ai Comuni così da aiutarli a sgravare le attività sportive e culturali dal balzello. "Il nostro gruppo di FdI si impegnerà con i propri rappresentanti alla Camera o al Senato a presentare una interrogazione parlamentare affinché il Governo trovi le risorse". E nell'idea del consigliere Ardita c'è quella di affiancare l'interrogazione parlamentare con una mozione condivisa da tutto il consiglio comunale e da inviare al Governo, "sensibilizzando ognuno dei nostri rappresentanti al Parlamento" sul tema perché "le palestre, gli impianti sportivi, i cinema e i teatri non sono di destra o di sinistra ma sono ti tutta la città e di tutti i cittadini".