Tutti i dipendenti saranno ricollocati a Roma, nei diversi negozi del centro e non solo, e nessuno perderà il posto Venchi, la prima vertenza dell’era Covid risolta in streaming
Tanto è stata incisiva l’azione del Comune sul caso che sono arrivati anche i complimenti del ministro del Lavoro
FIUMICINO – Il Comune di Fiumicino, con l’assessora Anna Maria Anselmi, si era subito posta come primo interlocutore per la risoluzione della vertenza Venchi, che vedeva 11 dipendenti (10 donne e 1 uomo) con lo spettro del trasferimento tra Emilia Romagna. Veneto e Lombardia, “strappati” al punto vendita ubicato all’interno del Terminal 3 dell’Aeroporto di Fiumicino.
Una procedura attivata come – purtroppo – tante altre che il Comune ha messo sotto i riflettori in difesa dei lavoratori.
Ma nessuno avrebbe pensato diventasse una vertenza in qualche modo “storica”: sia per la buona riuscita a totale difesa dei lavoratori, sia perché le ultime 4 ore circa di estenuante trattativa sono state fatte in collegamento da remoto, con tutti gli attori (sindacati Usb, proprietà, Comune e Regione) in collegamento costante.
Tanto è stata incisiva l’azione del Comune sul caso Venchi, per il tramite dell’assessore Anselmi (attualmente “impegnata” al Bilancio e non più al Lavoro), che sono arrivati anche i complimenti del ministro del Lavoro, attraverso il suo Capo di Gabinetto.
In verità il Tavolo sul lavoro istituito da Fiumicino era già salito agli onori della cronaca parlamentare quando proprio il ministro Nunzia Catalfo, rispondendo a un’interrogazione dell’onorevole Stefano Fassina, citò il Comune di Fiumicino come sede ufficiale del tavolo aperto di contrattazione.
Lo spettro scongiurato era quello di un licenziamento delle dipendenti della cioccolateria Venchi gran parte in part-time, obbligate alla scelta dall’impossibilità di trasferirsi nel Nord Italia; così facendo sarebbero venuti meno anche gli ammortizzatori legati alla disoccupazione, come ad esempio la Naspi. Uno scenario cupo, scongiurato dopo l’ultima call-conference.
Tutti i dipendenti saranno ricollocati a Roma, nei diversi negozi (Termini, via del Corso, ecc.), e nessuno perderà il posto.
“Un successo storico – spiega la Anselmi – in un momento così difficile per l’economia nazionale. Ancor più importante se pensiamo che Fiumicino è stata centrale nella risoluzione della vertenza, coadiuvata dalla Regione, ma pur sempre motore primo in difesa dei lavoratori”.
Una vittoria la cui portata è sottolineata, come detto, anche dalla telefonata arrivata dal Ministero.