Francesco Settanni, consigliere del gruppo misto, interroga il sindaco Tidei «Si faccia chiarezza sulla farmacia comunale»
SANTA MARINELLA – Il consigliere comunale del gruppo misto Francesco Settanni, torna a parlare della farmacia comunale e chiede come proseguono i lavori della commissione costituita ad hoc. “In questa settimana – dice Settanni – abbiamo subito gli attacchi degli innominati di Santa Marinella Progressista e Democratica, del locale Pd e degli Amici di Peppe Grillo che poi sono anche tutti amici de Pietro. Li qualifichiamo innominati in quanto non hanno neanche il coraggio di firmare i loro comunicati, redigendoli verosimilmente sotto dettatura e si può immaginare come, da parte nostra, ci si possa prestare al dialogo con delle entità sconosciute, pronte a rovesciare su di noi solo veleno ad ogni piè sospinto, senza saper entrare nel merito di contenuti su questioni politiche o su problemi della città. Ma a noi non importa, saranno i cittadini a valutare le azioni del nostro mandato. Andiamo avanti per la nostra strada e continuiamo a lavorare affinchè nella nostra comunità si possa beneficiare di un’amministrazione trasparente che possa definirsi buona amministrazione, senza secondi fini connessi con strumentalizzazioni politiche o interessi di parte o di gruppi”. Settanni poi intende sapere come vanno i lavori della commissione sulla farmacia comunale. “In considerazione del fallimento prodotto dall’apposita commissione consiliare d’indagine istituita sulla farmacia comunale – conclude il consigliere di minoranza – e presieduta dalla maggioranza, dei silenzi, delle mancate risposte, delle dichiarazioni rilasciate senza fornire alla comunità cittadina fondate informazioni in merito alla reale situazione della pubblica struttura commerciale sanitaria, abbiamo presentato una interrogazione con la quale, con dati alla mano che inchiodano l’attuale amministrazione alle proprie responsabilità, chiediamo che il sindaco venga a riferire in consiglio in merito allo stato patrimoniale della farmacia e risponda agli specifici quesiti presentati. Stiamo parlando di una struttura che, oltre al ruolo sociale che dovrebbe svolgere, ha un volume d’affari annuo sul milione di euro ma che, a detta di chi amministra, non riesce ad essere produttiva, pur non avendo mai fatto nulla in due anni per cambiare tale narrativa”.