Ada Iacobini, una persona straordinaria cara a Dio
Questa mattina nella chiesa Madonna dell’Ulivo l’ultimo saluto alla cara prof. assessore comunale
TARQUINIA – “Quando ho ricevuto la telefonata e mi è stata comunicata la notizia della morte di Ada sono rimasto senza parole, ammutolito. La morte pur conoscendola, pur vivendola, pur accompagnandola come tante volte noi sacerdoti facciamo ci coglie sempre di sorpresa. Ada è stata una donna vera e sincera in tutte le cose che ha fatto. Cose, fatte sempre con passione. E’ stata un’insegnante che ha insegnato ai suoi studenti soprattutto a vivere. Ha sempre difeso gli studenti concentrandosi anche sulle situazioni esistenziali e sociali che ciascuno viveva, perché per Ada ogni studente era prima di tutto una persona. Per questo ha anche insegnato che nella vita c’è e ci deve essere spazio per Dio”.
Don Roberto Fiorucci, al fianco di Don Augusto Baldini, ha salutato così questa mattina la professoressa Ada Iacobini, assessore all’Istruzione e alle Politiche sociali del Comune di Tarquinia, scomparsa all’età di 64 anni, lasciando nel dolore tutta la sua famiglia: il marito Antonio, i figli Sofia e Andrea. A rivolgere l’ultimo saluto ad una delle figure professionali e politiche più amate e stimate della città di Tarquinia, tanta gente, dentro e fuori la chiesa della Madonna dell’Ulivo. ada funerale
Una folla ordinata e composta, secondo le norme anti covid che non hanno consentito una partecipazione ancora più massiccia. Tra i banchi, anche il sindaco Alessandro Giulivi con la fascia tricolore e molti componenti dell’amministrazione comunale e del consiglio. Amici, studenti, parenti, colleghi di lavoro dell’istituto Cardarelli: tutti attoniti per la prematura scomparsa di Ada che da mesi stava lottando contro il male che anni prima l’aveva già messa a dura prova.
Il feretro sovrastato di fiori, il gonfalone della città di Tarquinia vicino a lei e infine un lungo applauso sono le ultime immagini con le quali Ada ha lasciato la vita terrena per entrare nel regno dei cieli. Se ne è andata con grazia, quella stessa grazia che è stata sempre la sua grande virtù, con la quale riusciva a stimolare anche il più pigro dei suoi studenti, accompagnandolo con successo al traguardo. Moltissimi devono proprio a lei il raggiungimento del diploma perché lei non lasciava indietro nessuno.
Lo ha ribadito la preside Laura Piroli, lo ha ricordato la sorella Alberta: “Una persona speciale, una sorella speciale”. “Una persona straordinaria cara a Dio”. “Ada è stata la nostra guida sicura, il nostro Virgilio, la nostra Beatrice”.
Tanti i post lasciati in ricordo di Ada prima e dopo il rito funebre, tra questi toccanti le parole della presidente del consiglio comunale Federica Guiducci: “L’insegnante che avanza nell’ombra del tempio, fra i suoi discepoli, non trasmette la sua sapienza, ma piuttosto la sua fede e la sua amorevolezza. Se è veramente saggio, non vi introdurrà nella casa della sua sapienza, ma vi accompagnerà alla soglia della vostra mente.” (K. Gibran) Questo sei stata, una maestra di vita, di forza, di coraggio e di determinazione. Abbiamo scherzato fino a pochi giorni fa sulle varie tipologie di parrucche, sull’alibi che ci danno i farmaci in merito alle cose che dimentichiamo. Avevamo progetti e idee da realizzare insieme e che, ti assicuro, porteremo comunque avanti nel tuo nome e nel tuo ricordo. Ogni volta che ci siamo rivolti a te, abbiamo trovato sempre quell’autorevolezza intrisa di umanità e maternità con cui dirimere i problemi. E mai avrei immaginato di piangerti così presto…pensando a questa maledetta malattia che ci sta strappando via le persone più belle. Tu, nella prova più dura che la vita ti ha riservato, sei sicuramente uscita vincitrice come sempre, perché nonostante tutte le difficoltà non hai mai perso il sorriso e la dolcezza. Grazie anche per questa ultima magnifica lezione che mi hai dato. A Dio Ada… adesso riposa in pace”.