CIVITAVECCHIA - Non riesce a rischiararsi il cielo attorno alla Pas, la Port Authority Security. La riunione di giorni scorsi con il dirigente dell'Adsp Lucio Pavone e la nuova amministratrice dell'azienda Emanuela Marsili, aggiornata a martedì prossimo per proseguire la discussione, non è stata certo risolutiva. Anzi. I problemi rimangono e sono legati soprattutto ad un personale sottodimensionato che difficilmente può rispondere al meglo alle esigenze di un porto come quello di Civitavecchia, specialmente nel periodo estivo. L'organico conta di base almeno dieci unità in meno, che vanno ad aumentare notevolemente nei periodi di picco. Tanto che, negli scorsi anni si è dovuti ricorrere a società esterne alle quali affidarsi, con una spesa oggi non più sostenibile. Perché oggi la parola d'ordine per la società ed il socio unico è efficientamento. 



Nel corso della riunione c'è stato un tentativo di chiedere ai lavoratori un sacrificio in più, in termni di straordinari e rinuncia alle ferie. "Una cosa che non esiste nè per legge nè per contratto - ha sottolineato il segretario della Filcams Cgil Marco Feuli - ci aspettiamo delle risposte concrete al prossimo incontro, ribadendo la necessità di un bando di concorso per incrementare il personale. Un modo questo anche per formare dei professionisti e creare una graduatoria dalla quale attingere poi per le assunzioni in caso, ad esempio, di pensionamenti. Tutto sul territorio. Chiediamo quindi che venga formalizzata questa procedura per evitare il ricorso ad aziende esterne che non lasciano nulla in città". Attraverso il bando invece si farebbe spazio a qualità, professionalità, occupazione e formazione anche e soprattutto per i giovani del territorio. Un'evidenza pubblica di cui si parla da più di due anni, ma rimasta sempre nel cassetto. La stagione estiva è ormai alle porte e i lavoratori tornano a chiedere come verrà organizzata l'attività in quello che è il periodo caldo per il porto, da metà maggio a fine settembre.