CIVITAVECCHIA - «La frenata nella capacità di spesa dei civitavecchiesi conferma la situazione di incertezza e precarietà delle famiglie, che tendono al risparmio». È la lettura che il referente di ‘‘Meno poltrone più panchine’’ Tullio Nunzi fa dei saldi invernali che, a detta di gran parte dei commercianti civitavecchiesi, sono stati un flop. 

«Questo la dice lunga sui dati che molto spesso vengono sparati a ridosso delle date - ha spiegato Nunzi - mi sembra ovvio che per i saldi c’è bisogno di nuove regole: dalla riduzione del periodo interessato, perché comunque 60 giorni sono troppi, alla necessità di legarli a eventi particolari». 

E Nunzi riprende così le dichiarazioni del presidente di Confcommercio Graziano Luciani, che ha più volte ribadito la necessità di rinsaldare il legame tra terziario e crocierismo. 

«Confcommercio - ha aggiunto il responsabile dell’associazione Meno poltrone più panchine - aveva presentato un progetto che avrebbe potuto coinvolgere i croceristi in una specie di tour dello shopping e mi sembrava un’ottima idea. Comunque i saldi sono nati come vendite di fine stagione e come tali dovrebbero restare».

Ma non sono solo i saldi a preoccupare e a lanciare l’allarme su un settore, quello dei commercio appunto, in difficoltà da tempo ormai. «La notizia che dovrebbe ancor più preoccupare- ha infatti ribadito Nunzi - è la diminuzione dello 0,7% delle vendite al dettaglio rispetto al mese precedente sia per il valore che per il volume. Tutto questo è indice di una fragilità dell’economia e di una crisi dei consumi che non vede fine. Negli ultimi tre anni il comparto del terziario e dei servizi ha creato 740mila occupati. Il terziario è la parte più vitale del paese e della città e necessita - ha concluso il referente dell’associazione politico culturale - di scelte adeguate di politica economica per un suo rilancio». Un rilancio che il settore attende invano da tempo.