di TONI MORETTI



CERVETERI - Sembra ormai assodato che la strategia di opposizione dei consiglieri comunali Aldo De Angelis, capogruppo di Legalità e Trasparenza e Salvatore Orsomando, di Forza Italia, sia incentrata tutta sul discredito del personaggio Pascucci, il sindaco creativo che di più non si può, tanto temerario nel perseguire il suo disegno da accettare rischi e correrli con disinvoltura pur di perseguire un suo preciso progetto di cambiamento adottando schemi politici nuovi che assomigliano un pò a quelli di 5stelle, ma che inevitabilmente si confondono con quelli del vecchio apparato, nel quale coltiva preziose amicizie che lo hanno “obbligato” si fa per dire, a forgiare il suo apparato amministrativo su elementi di scarso valore ma confacenti ad una tenuta di equilibri grazie alla manovrabilità e alle concessioni che ha a loro fatto di ben ritagliati spazi di manovra che altro non sono che compiacenze ai boss dei vecchi apparati. Il disegno dei due consiglieri, sembra che preveda che il bene e gli interessi dei cittadini, parta dallo smantellare tale apparato messo su da Pascucci che gli ha permesso di essere ad un passo dal perseguire l’obiettivo di avere cinicamente usato, la sua città come trampolino di lancio per agguantare una dimensione politica ad uno stadio superiore e diversa, infatti è ora coordinatore politico di un movimento nazionale da egli stesso fondato, che assurge agli altari dei partiti, costruito guarda caso con un altra figura di prestigio, sindaco anch’esso eletto nelle liste 5stelle ai quali ha girato le spalle abbracciando l’esigenza di portare l’esperienza degli amministratori locali nelle “camere” che contano sia nelle regioni, a Roma e in Europa. Con un lavoro meticoloso, competente e che non lascia respiro, infatti, facendo le pulci su tutto, inondando di esposti e denunce le istituzioni superiori, i due consiglieri, tentano di interrompere l’abilità funambolica di Pascucci ritenendo che solo così si possa rendere “giustizia” ad una comunità usata e poi abbandonata a se stessa. Arriva puntuale quindi una nota, nella quale si denuncia l’inopportunità dell’ordinanza con la quale:  «Ordina ai residenti (dando una bella mazzata a tutti proprietari e non) - scrivono - di via della Lega, via Francesco Barboni, via Francesco Donnini, via Settevene Palo, via Giulio Berardinelli, via Nazareno Di Bernardino e via Verdiano Garbini di regolarizzare, a proprie spese, gli scarichi abusivi anomali accertati entro 30 giorni con il conferimento dei medesimi scarichi nei collettori fognari costruiti su via Barboni e via della Lega, adducendo che risulta necessario interrompere lo sversamento di liquami sul suolo e nel fosso Vaccina, in quanto trattasi di acque reflue non depurate, e che il permanere della situazione costituisce grave pericolo per la salute e per l’igiene pubblica in un litorale a forte vocazione turistico balneare. E allora è umano chiedersi, se non altro per difendere i nostri concittadini - concludono - perché il sindaco non è stato così “forte e perentorio” sino ad arrivare alle denunce del caso contro la società Ostilia e il ripetuto probabile inquinamento del suo depuratore a Campo di Mare invece che provvedere direttamente con lavori in danno pur sapendo che i soldi pubblici utilizzati non verranno mai recuperati?.»