CIVITAVECCHIA - n sostituzione di Tre papà per un bebé, ‘‘Che cosa hai fatto quando eravamo al buio?’’ per il secondo appuntamento della rassegna Traiano Ridens a cura di Enrico Maria Falconi, nata dalla collaborazione tra il Comune di Civitavecchia, Atcl e Blue In The Face, domani alle 21. L’adattamento e la regia è di Giorgio Caprile, in scena con Miriam Mesturino e Alessandro Marrapodi. Si tratta della prima commedia di Claude Magnier (autore anche di ‘‘Oscar, un fidanzato per due figlie’’ e ‘‘Jo e il Gazebo’’) scritta nel 1955 da cui è stato tratto il film hollywoodiano ‘‘Che cosa hai fatto quando siamo rimasti al buio?’’ con Doris Day, nella sua ultima interpretazione cinematografica, Robert Morse, Patrick O’Neal e Terry-Thomas.



«Quando ho visto questa scoppiettante commedia francese nella versione originale – racconta Caprile - ho deciso che prima o poi l’avrei portata in scena nei teatri italiani, ed eccola qua, pronta per il pubblico. Ho pensato di fare un adattamento più moderno, non alterando però il ritmo e la verve comica contenuta nel testo originale. La pièce è del genere di “theatre de boulevard” cioè rappresentazioni teatrali leggere e divertenti, che venivano messe in scena nei teatri situati alla periferia di Parigi fin dal 1800, costruiti apposta per divertire ed attirare con rappresentazioni di questo genere un certo tipo di pubblico e contrastare i teatri ufficiali parigini. La commedia è in due atti suddivisa in cinque quadri (tre nel primo atto e due nel secondo), la durata è di circa un’ora e mezza».



Jacqueline si sente trascurata dal marito Robert, troppo assorbito dagli affari. Nervosa e irrequieta a seguito di questa situazione, per riuscire a dormire è costretta a prendere del sonnifero. Addormentatasi profondamente non s’accorge che accanto a lei c’è un altro uomo. Al rientro il marito trova i due a letto assieme. Lo sconosciuto è Claude, un affascinante e simpatico seduttore che con il suo charme riesce a conquistare la donna. Malgrado la particolare situazione, tra i due uomini nasce una reciproca simpatia tanto da renderli, in alcuni momenti, complici. Alla fine Jacqueline preferirà le qualità del marito alle simpatiche bugie di Claude.