CIVITAVECCHIA - Il potere logora chi non lo ha. La massima di Giulio Andreotti  è sempre attuale ma può nascondere delle eccezioni. E’ il caso del Movimento Cinque Stelle Civitavecchia. Andato al governo nel 2014 con un monocolore grillino, il Movimento ha pezzo mese dopo mese parte del suo elettorato e soprattutto della sua lista. All’inizio furono le tre ‘’pasionarie’’ Riccetti (245 preferenze), Trapanesi (166), Bagnano (105) ad attaccare la giunta pentastellata. La Riccetti passò alla Lega, la Bagnano abbandonò l’aula Pucci e la Trapanesi, dopo annunciate dimissioni, tornò nei ranghi anche se non si ripresenterà alle prossime elezioni. Insieme a loro abbandonò il consiglio anche Patrizio Carlini con le sue 141 preferenze. Arrivò quindi il turno di Rolando La Rosa (86) e Luciano Girolami (77). Non furono mai sostituiti da Rosanna Lau (57)  che per motivi di salute rinunciò alla carica. Rimasti in maggioranza ma non più disponibili a candidarsi sono Claudio Barbani (260) e molto probabilmente Emanuele La Rosa (102). In forse anche Daniele Brizi con i suoi 179 voti e Marzia Bianco (18) con Valentina Pieri  (31). Le ultime due inoltre arrivate in fondo alla lista non hanno mai partecipato alla vita del Movimento, facendo perdere le loro tracce politiche. Fulvio Floccari infine ha sposato la corrente di Palmieri che si iscriverà con la sua lista su open comuni, non partecipando quindi alla lista che farà capo alla Lucernoni (e che Di Maio con tutta sicurezza sceglierà).

Sommando quindi i voti in uscita dalla lista del 2014 il Movimento perderà 1648 voti. Oltre il 50% delle 3233 preferenze espresse. I grillini cercheranno di compensare l’emorragia con la visibilità acquisita da Menditto, D’Antò e magari da qualche nuovo innesto anche se sarà dura ripetere l’exploit del 2014. Cozzolino lo sa bene. Sarà forse per questo che opterà per la corsa alle europee?