di GIULIANA OLZAI



CERVETERI - Completamente ignorati nella città Etrusca i diversi eventi dedicati alla disabilità che si celebrano dal 3 al 13 dicembre. Nell’arco di questi dieci giorni infatti si sono susseguiti tre anniversari importanti: il 3 dicembre,  su iniziativa della Commissione Europea,  a partire dal 1993, si celebra la Giornata Europea delle persone con disabilità; il 10 dicembre, si ricorda l’approvazione, avvenuta nel 1948, della Dichiarazione universale dei Diritti Umani, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite; infine, il 13 dicembre l’undicesimo anniversario della firma della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, ratificata nel nostro Paese tramite la legge 187/2009. Un’occasione mancata, dopo lo scandalo sui tagli Aec, assistenza educativa culturale, ai bambini disabili, di queste ultime settimane,  per fare il punto sulla situazione e  creare un momento di riflessione e discussione sul tema da tutti i punti di vista. Un appuntamento mancato anche per le loro famiglie, gli operatori, i professionisti che operano nel sociale per promuovere la corretta informazione e la sensibilizzazione al fine di favorire una nuova cultura sulla disabilità basata sul rispetto dei diritti umani, la rimozione di barriere, ostacoli e ogni forma di discriminazione diretta o indiretta garantendo pari opportunità per tutti. Ma non solo.  Nessun consigliere nell’ultimo consiglio comunale, né di maggioranza né di opposizione si è preso la briga di proporre una mozione che impegnasse in concreto l’amministrazione su questa tematica, quasi a voler confermare l’incompetenza di chi aveva sostenuto fossero diritti facoltativi quelli relativi all’Aec. Non si è riusciti a mettere una pezza sul come mai sono stati recuperati in tempo record i fondi per recuperare i tagli al servizio. E’ stata la bravura degli amministratori o lo spauracchio di un commissario ad acta che avrebbe frugato nei conti dell’amministrazione? La convenzione sancisce che la disabilità non va più considerata come una malattia, ma una questione di diritti umani per cui ogni discriminazione verso queste persone è ritenuta una violazione di tali diritti. In sostanza la convenzione sancisce un nuovo approccio culturale verso la disabilità, che si concretizza nella formulazione di azioni politiche realmente inclusive per gettare le basi per una società migliore sin dai banchi di scuola. Sarebbe ora che anche a Cerveteri, come già fatto da altri comuni italiani, il consiglio comunale aderisca ai principi e alle indicazioni della convenzione per la programmazione e il miglioramento delle politiche sociali nel territorio, impegnandosi  ad  adottarli ponendoli alla base di ogni azione politica futura rivolta alle persone con disabilità applicando le norme della stessa nei regolamenti, nelle politiche e nei servizi di propria competenza.