CIVITAVECCHIA - Notte di terrore per una donna etiope di 49 anni, residente a Civitavecchia e a Livorno per motivi personali, è stata violentata nel ripostiglio di una struttura d'accoglienza di piazza della Repubblica. In manette è finito un 30enne ivoriano, incensurato e con permesso di soggiorno. L'abuso sessuale, come spiegato dalla questura nel corso di una conferenza stampa, è avvenuto nella notte tra venerdì 30 giugno e sabato 1° luglio.   



I due si erano conosciuti in un bar nelle vicinanze della stazione, poi la donna è stata invitata dall'uomo nella struttura di accoglienza in cui lui vive, dove sarebbe stata violentata proprio all'interno di un ripostiglio. Soltanto all'alba la donna è riuscita a scappata per strada per chiedere aiuto, trovando una guardia giurata a cui ha raccontato tutto. Sul posto sono intervenute tre pattuglie della polizia di Stato, con gli agenti che hanno trovato la donna e poi sono riusciti a rintracciare l'uomo.



L'operazione è stata coordinata dall'ispettore superiore Alessandro Puccia. Sulla donna, trasferita in ospedale, sarebbero stati riscontrati inequivocabili segni di violenza, oltre a diversi denti rotti: per lei una prognosi di 28 giorni.