ALLUMIERE - Vetrina importante per l’Agraria di Allumiere col suo segretario Luigi Artebani. Dal 7 luglio al 10 a L’Aquila si è svolta la I edizione del ‘‘Festival della Partecipazione’’ promosso da ‘‘Italia, Sveglia!’’, ‘‘ActionAid Italia’’, ‘‘Cittadinanzattiva’’ e ‘‘Slow Food Italia’’ in sinergia col Comune dell’Aquila. L’Ente agrario colliare è stato invitato a partecipare a quest’importante tavolo di lavoro e ciò conferma l’esponenziale aumento di popolarità dell’Agraria di Allumiere a livello nazionale ottenuto dalla giunta Pasquini in questi 5 anni. «Siamo orgogliosi dell’invito e siamo stati presenti col nostro segretario Luigi Artebani - spiega il presidente dell’Ente, Antonio Pasquini - che ha relazionato domenica nel ‘‘Palazzo Fibbioni’’ e ha illustrato il territorio, la storia e la cultura di Allumiere e le buone pratiche amministrative messe da noi in atto in questi anni. Punti cruciali del suo intervento sono stati l’introduzione della carne maremmana biologica nelle scuole; il progetto ‘‘Autoctoniamoci’’ finanziato da Regione Lazio e dalla Fondazione Cariciv; la nascita delle imprese di giovani con l’assegnazione di terra mediante bandi pubblici; la valorizzazione di spazi pubblici come il faggeto in una zona fortemente vincolata; degli studi scientifici e la gestione dei diritti d’uso civico ieri ed oggi». La tregiorni ha previsto più di 80 dibattiti, incontri, laboratori, spettacoli, tavole esperienziali, concerti e mostre. Sono stati presenti Gaetano Pascale (Presidente di Slow Food Italia), don Luigi Ciotti, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, il presidente della Provincia di L’Aquila, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, il segretario generale di ActionAid Marco De Ponte, il segretario di Cittadinanzattiva Antonio Gaudioso, il segretario della CGIL Susanna Camusso, il direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, Legambiente e altre associazioni. «Cibo è stata una delle parole d’ordine di questo Festival - spiega il presidente di Slow Food Italia Pascale - perché è sinonimo di partecipazione: mentre lo si coltiva, lo si produce, lo si scambia e lo si condivide. Getteremo le basi per una società solidale: insieme possiamo essere gli artefici del cambiamento che deve partire dalle scelte quotidiane di ognuno. Si è parlato di collaborazione e di rete, di comunità che qui si sono incontrare e hanno stretto legami nuovi e duraturi».



Rom. Mos.