di ROMINA MOSCONI

CIVITAVECCHIA - Semplicemente meraviglioso. Questo il commento adatto alla ‘‘Trilogia della villeggiatura’’ di Goldoni, diretto da Toni Servillo, portato in scena al Traiano. Perfetta l’esecuzione di tutto il cast, meno quella del pubblico poco propenso all’applauso. Troppi coloro che ancora entrano fuori tempo massimo e che non rispettano il silenzio in sala. Purtroppo un guasto ad un quadro elettrico poco prima dell’intervallo ha interrotto la magia della quarta parete immaginaria, che separa il pubblico dagli attori, creata dai bravissimi artisti, interrotti durante l’esecuzione da altri rumori dell’impianto di aereazione. Nonostante gli inconvenienti tecnici Servillo e gli altri si sono dimostrati grandi anche nel superare l’empasse. Oltre tre ore di spettacolo alla scoperta del pre, durante e post villeggiatura, dove i vari personaggi goldoniani sono caratterizzati TONYdalla ricerca del successo sociale, dell’apparire anche a costo di dilapidare i propri patrimoni, sacrificare perfino i sentimenti pur di sopravvivere; uno spaccato che nonostante la differenza di secolo è ancora molto attuale. Alla fine molti sono stati i commenti entusiastici degli spettatori. «Uno spettacolo divertente ma anche struggente e amaro - hanno sottolineato alcuni abbonati - perfetta l’esecuzione degli attori e bellissima la scenografia del secondo atto», Particolarmente entusiasti i giovani che hanno apprezzato il ritmo dell’azione e della recitazione, che non ha annoiato ma hanno tenuto viva l’attenzione degli spettatori. Molti gli apprezzamenti poi per la regia di Servillo che ha dimostrato ancora una volta di non essere solo un attore d’eccezione ma di saper dirigere senza sbavature e forzature. Complimenti al cast ma anche a Quartullo e al suo staff che hanno scelto comunque, nonostante le mille difficoltà, di portare a Civitavechia il teatro vero, impegnato e d’alto livello. Speriamo che pian piano in città impari a godere del teatro rispettandone le sue regole e i suoi tempi.