CIVITAVECCHIA - Alla Asl Roma F non sono piaciuti né i toni né l’oggetto dell’interrogazione presentata al presidente della Giunta Renata Polverini, dal vicepresidente commissione politiche sociali Tonino D’Annibale sul servizio disabili adulti, per il vicepresidente, non attivo presso la Asl RmF. «Toni - per la Asl RmF - respingibili al mittente, soprattutto per quanto riguarda la ‘‘violazione dei diritti umani’’». E chiarisce: «Nell’Atto Aziendale in via di approvazione, la Struttura complessa disabilità adulti è contemplata, proprio perché è forte l’impegno verso questi utenti e le loro famiglie. Le istanze avanzate dalle persone disabili - aggiungono dalla Asl RmF - a seconda della loro età e specificità, vengono assicurate in ambito distretturale dai Tsrme (età evolutiva) e direttamente dai Distretti e dal Dsm (adulti)». E ancora: «L’azienda partecipa attivamente ai Piani di zona dei Comuni capofila, con i suoi referenti aziendali, delineando specifici piani di intervento socio sanitari, finalizzati alla definizione di progetti volti all’assistenza ai disabili e alla erogazione di ore in terapia riabilitativa, nonché attivando la valutazione di risultato delle progettualità adottate». E su queste basi sta per sorgere a Ladispoli «un centro sperimentale per la disabilità adulti». Per quanto riguarda poi le accuse sul non aver epletato i compiti presenti nell’Atto Aziendale, la Asl RmF chiarisce: «L’Azienda ha costituito un gruppo di esperti aziendali che fanno capo ai vari servizi e che di volta in volta vengono interessati in base alle questioni segnalate e solo da due anni l’Azienda ha proceduto alla definizione di chiari percorsi che definiscono la materia dei soggiorni estivi, prima limitati al solo F24, soggiorni oggi possibili in tutti i 4 Distretti Aziendali e la cui realizzazione vede un’azione sinergica con i servizi sociali dei Comuni».