FONDAZIONEdi VIVIANA SERRA


 


LADISPOLI - Coltivare un orto, banchettare insieme, ballare e divertirsi. Sembrerebbe lo slogan di un villaggio vacanze per ragazzi ed invece è il risultato eccezionale raggiunto dal nuovo progetto che ha visto la luce grazie al contributo della Fondazione Cariciv dedicato agli anziani. “Largo ai Nonni …coltivatori!!” è questo il titolo del progetto. Si è concluso il primo anno del progetto promosso dalla Cooperativa Casa Comune 2000 di Ladispoli e sostenuto dalla Fondazione Cariciv. Il progetto è stato presentato nella tarda mattina di oggi, nella sala convegni della Fondazione Cassa di Risparmio, dalla responsabile dottoressa Celeste Cirelli. Obiettivo principale dell’iniziativa è stata quella di migliorare significativamente la qualità della vita degli anziani attraverso diversi stimoli. “La Fondazione Cariciv ci ha sostenuto in una iniziativa importante – ha spiegato la coordinatrice Cirelli – Il progetto, infatti, dedicato ai meno giovani del territorio di Ladispoli, ha permesso ad un gruppo di anziani di usufruire di una serie di iniziative per migliorare il tempo libero attraverso attività ricreative, manuali e culturali”. La dottoressa Cirelli ha quindi illustrato con delle diapositive i risultati positivi raggiunti dal progetto. “Questa esperienza – ha aggiunto la dottoressa Aneta Urszula Jastrzebska, responsabile delle attività del Centro – ha sviluppato uno straordinario spirito di collaborazione tra i partecipanti che si è diffuso oltre il progetto stesso e le mura di Casal Elisa”. Visti i risultati, il progetto verrà ripetuto per un altro anno con l’adesione anche degli anziani residenti a Cerveteri. Soddisfatti il presidente della Fondazione Ca.Ri.CivFONDAZIONE, l’avvocato Vincenzo Cacciaglia ed il dottor Enrico Iengo, responsabile del settore Sanità. “Noi come Fondazione Ca.Ri.Civ. abbiamo creato un settore ad hoc per gli anziani - ha spiegato il presidente dell’ente benefico bancario, avvocato Vincenzo Cacciaglia - Importante è la socializzazione e la sinergia del comprensorio tra le varie associazioni, al fine di poter creare progetti più grandi, non sciolti l’uno dall’altro, ma tutti rivolti verso un unico fine: il bene del diversamente giovane”.