CIVITAVECCHIA - Sul caso sollevato dalle accuse mosse dal consigliere Sbrozzi all’assessore Petito riportiamo la lettere aperta che Giancarlo de Gennaro ha inviato al sindaco Moscherini, definendosi operatore sportivo. L’intervento dell’ ‘‘anima’’ dell’Asp si discosta dal coro dei ‘‘pro’’ e ‘‘contro’’ Petito e rappresenta un’analisi ad ampio raggio sullo sport cittadino con diverse proposte per il primo cittadino:


«Non intendo partecipare al balletto di questi giorni sul Petito sì, Petito no. Prendo solo al volo il momento di attualità creatosi intorno all’assessore allo sport per ripetere le stesse cose che vado dicendo da venti anni. Non conosco i motivi che hanno portato il consigliere Sbrozzi a sparare ad altezza d’uomo sull’Assessore Petito (Petito no). Possono essere motivi dettati da interessi politici personali o possono invece essere motivi dettati da un nobile interesse per la comunità. Non è questo il punto. E’ legittimo anche che un delegato voluto dall’assessore Petito intervenga a difesa dell’assessore descrivendolo come il paladino che aiuta i poveri (affermare che si aiutano i poveri va sempre bene ma spesso suona un po’ demagogico) (Petito sì); non è nemmeno questo il punto. Così come è legittimo che un uomo di sport come l’ing. Rinaldi ricordi le doti umane e sportive dell’assessore (Petito sì). Il punto è che a nascondere il buco dello sport tutti i sindaci, Lei compreso, appendono o pensano di appendere un bel quadro, senza mai preoccuparsi di tappare il buco. Usai questa metafora per descrivere la nomina di Nicola Guzzone nel 2002 e affermai il 10/09/2002 che il bel quadro (Cioè Nicola Guzzone stesso persona molto capace e molto seria) era caduto (si dimise), scoprendo per l’ennesima volta la vergogna del buco mai tappato. A tanti anni di distanza nulla è cambiato: Petito è un quadro (grande uomo di sport e persona disponibile all’ascolto) messo a tappare il buco che è rimasto lo stesso. Anzi con l’impiantistica sportiva che invecchia senza manutenzione e le società sportive che aumentano, il buco si è ingrandito, è diventato una voragine. Beninteso, queste sono affermazioni che faccio da almeno vent’anni, il colore politico della giunta che guida la città è del tutto irrilevante. Ad onor del vero una parentesi coraggiosa c’è stata, scrissi anche questo: dopo 40 anni di assegnazioni di palestre avventurose, dettate dal caso e dalla buona volontà, dove chi aveva dieci iscritti e 2 anni di vita aveva gli stessi diritti di chi aveva 300 iscritti e 40 anni di storia (c’era anche chi difendeva questa strampalata teoria), un assessore ebbe il coraggio di istituire un regolamento con dei parametri precisi. Regolamento che rappresenta ancora un caposaldo per gli attuali responsabili. Perciò caro SindacoPrenda il coraggio di essere il primo Sindaco che con lo sport o almeno anche con lo sport punti ad un grande e memorabile rilancio della nostra città; una rinascita culturale e civile prima che economica. Tappi il Buco. Come? Le riepilogo alcune delle tante proposte già invano elencate in passato non solo dal sottoscritto: La prima proviene da Lei (io l’ho appoggiata subito pur contro la parte politica più vicina a me): vada avanti per la Cittadella dello Sport, che rappresenterà un volano formidabile per il turismo sportivo, oltre che un luogo dove svolgere eventi sportivi importanti; la seconda per me rappresenta un sogno non lo nego, ma non credo che necessiti di cifre stratosferiche: si dia da fare con i Sindaci del comprensorio per realizzare (se ancora si fa in tempo) nel tratto ferroviario Civitavecchia – Orte la più bella pista ciclabile d’Italia in una delle zone più belle D’Italia, i Monti della Tolfa; Faccia un giro per le palestre scolastiche della città e verifichi lo stato di manutenzione, alcune a mio avviso, per lo stato di degrado, non potrebbero essere nemmeno a bando (e questa è la prima critica che rivolgo all’attuale assessore); si convinca che l’attività fisico-sportiva rappresenta il principale elemento per il benessere psico-fisico di tutti i cittadini dai 2 ai 100 anni e che costituisce il farmaco più potente per allungare quantità e qualità della vita (un farmaco preventivo che permette di risparmiare milioni di euro alla sanità pubblica) e poi agisca di conseguenza: formazione ed informazione nelle scuole, nei posti di lavoro, attraverso convegni e seminari con la collaborazione di società sportive; Vigili sull’effettivo utilizzo degli impianti sportivi (spesso vuoti), (seconda critica che faccio all’attuale assessore);Individui aree idonee per assegnare sedi alle società sportive così come fatto per quelle culturali e musicali; Realizzi una grande biblioteca sportiva, dove gli operatori possano aggiornarsi e confrontarsi; Per incentivare ulteriormente il turismo sportivo organizzi eventi sportivi di due o tre giorni che abbiano al centro tradizioni secolari della nostra Città; Organizzi eventi sportivi dove abili e diversamente abili possano confrontarsi alla pari (scacchi, tiro con l’arco, vela, sitting volley, ecc.); Pubblichi libelli ed opuscoli sull’attività sportiva e su una sana educazione alimentare; Sciolga la matassa del Palasport che ne ha parecchie di anomalie: nasce come palestra scolastica (l’errore più clamoroso) poi vede uscire due società che lasciano debiti, ha un canone mensile ma può essere utilizzato solo dalle 17.00 per cui le società che lo gestiscono hanno debiti con il comune perché possono gestirlo poche ore al giorno, le utenze non sono scorporate fra scuola e società, la manutenzione straordinaria a carico del comune non sempre è stata fatta, ecc.Parli con le insegnanti che lo stanno ideando e realizzi il progetto dei percorsi di Piedibus; Il primo settembre faccia in modo che le palestre siano già assegnate al netto di ricorsi e accordi vari (terza critica che faccio all’attuale assessore); su questi ritardi di assegnazione c’è chi gioca sporco: alcune società piccole e senza iscritti prendono la palestra solo per toglierla a chi a Settembre deve assolutamente iniziare l’attività avendo tanti iscritti e impegni Federali imminenti. Riscrivo la stessa frase che ahimè scrissi nel 2002 “aiutare lo sport cittadino significa solo qualcosa del genere: altrimenti via con le chiacchiere, gli attacchi, le difese e con le scommesse sulla durata del nuovo o vecchio delegato (attualmente assessore). Concordo con quanti affermano che i problemi vengono da lontano, non certo dalla nomina di Petito, aggiungo però che continuano con Petito, il quale se non riesce a lavorare come può e vuole può sempre lasciar perdere, oppure può egli stesso darsi da fare per trovare soldi: ci furono equilibri di Bilancio approvati nel 2006 che portarono 100.000,00 euro per spesa corrente (per associazioni sportive, ecc.) 180.000,00 ottenuti dalla Regione per il rifacimento del Saraudi e 100.000,00 sempre ottenuti dalla Regione Lazio per ospitare a Civitavecchia la Tirreno-Adriatica e il Giro d’Italia, tutte somme ottenute dagli sforzi e dal peso politico dell’assessore allo Sport, lo stesso del regolamento delle palestre. Concludo affermando che abbiamo in questi anni avuto sempre buoni interlocutori, persone amabili e cordiali, a volte anche grandi uomini di sport, nessuno di loro però (lo ripeto tranne la breve parentesi di un solo assessore) è stato messo in condizione, oppure non ha avuto le capacità, oppure non ha avuta la forza necessaria, di operare una svolta importante per lo sport locale. Petito rientra in quelli che non sono messi in condizione di lavorare? Direi di sì; non ha nessuna colpa e non ha risorse: aggiungo però che non ha nemmeno probabilmente il tempo per essere l’uomo che può contribuire ad una grande rinascita dello sport locale, così come io la intendo e così come ho tentato di riassumerla sopra; lo sport con lui, così come con i suoi predecessori, non è ne peggiorato ne migliorato. L’assessore spero non me ne vorrà per questo, io sono abituato a parlare chiaro e le poche critiche che gli rivolgo sopra gliele ho già sottoposte personalmente. Ricordi Sindaco che Civitavecchia è una grande città di Sport come forse poche in Italia, merita un grande sforzo nel settore dello sport


P.S. 1 resta di alto livello professionale e umano l’intero organico dell’assessorato allo sport:
formato da persone capaci e sempre disponibili.
P.S. 2 Di fronte ad un microfono spento non ho mai pronunciato frasi codarde del tipo “se cambia
l’assessore una presa di posizione potrebbe costarmi cara” frasi comunque pronunciate con
tutta evidenza dai “Petito No”».