CIVITAVECCHIA - Sulla questione rifiuti si registra anche l’intervento dell’Assessore alla Cultura, Gino Vinaccia (Udc). “Il tentativo del Sindaco Alemanno, incapace di risolvere il problema dei suoi rifiuti sul proprio territorio, immaginando “cittadelle di monnezza” fuori Roma, va respinto con la massima fermezza e con la massima fermezza e con la massima mobilitazione dei cittadini e di tutte le istituzioni locali coinvolte in questo scellerato progetto. Questo territorio ha già pagato e continua a pagare al Paese un prezzo altissimo in termini ambientali, sanitari ed economici, e semmai, è tempo che il Governo cominci ad impegnarsi concretamente per avviare un serio progetto di risanamento ambientale che restituisca a questi territori salute, dignità e possibilità di sviluppo attraverso la valorizzazione delle sue autentiche vocazioni. In un’area che l’Unesco ha già dichiarato patrimonio dell’umanità e che si estende da Tarquinia e Cerveteri passando per Civitavecchia e per le città collinari, si vorrebbe realizzare la più grande discarica d’Europa: se non ci fosse da ridere ci sarebbe da piangere!”.

“Le nostre denunce di 3 mesi fa, purtroppo sono diventate realtà. Il quadro che avevamo descritto all’epoca, e che per qualcuno era mero allarmismo, oggi è drammaticamente un dato di fatto". Tuona così Sinistra Ecologia e Libertà. "E’ evidente - hanno aggiunto dal circolo locale - che l’assessore regionale alle Attività Produttive e Politiche dei Rifiuti Di Paolo, che con tanta sicurezza, celerità e persino indignazione, escludeva questa ipotesi, dovrebbe dimettersi, prendendo atto della sua incapacità e della scarsa considerazione che la Presidente Polverini ha di lui. Secondo quanto dichiara la stessa Polverini infatti la Regione era a conoscenza del protocollo di intesa, mentre Di Paolo no? Quanto dovremmo ancora sopportare gli accordi segreti, i silenzi e i giochi di palazzo a danno del nostro territorio? La discarica ad Allumiere è una dichiarazione di guerra alla popolazione, rappresenta un vero sfratto dal territorio per i cittadini, è un atto criminale e come tale va affrontato e combattuto. Legittima difesa è la parola d’ordine su cui costruiamo la nostra mobilitazione e inviteremo tutti i cittadini a sostenerla. Non possiamo più permetterci di subire l’ennesimo oltraggio, l’ennesima violenza". 
"La decisione di ubicare discarica e gassificatore ad Allumiere è un fatto vergognoso". Lo ha dichiarato l'onorevole del Pd Carlo Lucherini. "Gravissimo che non siano stati interpellati né il Comune di Allumiere né i Comuni vicini - ha aggiunto - la Presidente Polverini si è rimangiata la parola data: aveva detto che la discarica sarebbe rimasta all’interno del Comune di Roma. E’ una vicenda che manifesta chiaramente l’arroganza della giunta regionale e del Comune di Roma che se ne infischiano dei cittadini della provincia prendendo decisioni che passano sopra la loro testa solo perché Roma non riesce a risolvere i suoi problemi puntando a scaricarli sull’hinterland. Il Pd regionale sta presentando una mozione affinché il consiglio regionale prenda una posizione chiaramente contraria a questo progetto. Chiederò che venga discussa urgentemente alla presenza dell’assessore Di Paolantonio e della presidente Polverini. "La mozione su Allumiere è stata presentata ed è stata firmata da tutti i consiglieri di opposizione del consiglio regionale. E’ opportuno che si esprima l’assemblea su una vicenda sulla quale regna una gran confusione - ha aggiunto - Da una parte gli accordi tra Comune di Roma e Ministero della Difesa. Dall’altra l’assessore Di Palolantonio che è possibilista e la Polverini, che ora nega che ad Allumiere si faccia la discarica. E’ quindi il caso che si chiarisca subito la questione e che il Consiglio regionale si pronunci chiaramente su questo tema. "Siamo alle solite. Se Alemanno pensa di prendersi le risorse per Roma Capitale e poi scaricare i suoi problemi in Provincia si sbaglia di grosso".
"Come Pd provinciale abbiamo gia' approvato un documento in cui ci dichiariamo nettamente contrari all'ipotesi di Allumiere come pattumiera di Roma e qualora fosse confermato lo scavalcamento dei vincoli ambientali, attraverso il protocollo d'intesa siglato dal sindaco e dal ministro La Russa, non staremo certo a guardare ma daremo battaglia in tutte le sedi istituzionali. Le parola della Polverini fanno capire che sul tema non c'e' condivisione. Ci aspettiamo subito una smentita anche da parte del sindaco, sull'ipotesi insensata di invadere d'imperio una zona di pregio ambientale per farne la discarica romana". Lo dichiara il segretario provinciale del Partito Democratico Daniele Leodori che annuncia: «Siamo tuttavia già attivi per convocare un incontro con i sindaci del comprensorio e gli eletti in Provincia, Regione e Parlamento per concordare le iniziative da intraprendere». “Alemanno vuole scaricare la spazzatura della Capitale in provincia. L’indicazione di Allumiere come “post Malagrotta” è una decisione scellerata presa in barba ad ogni vincolo ambientale e scavalcando ogni confronto con la Regione Lazio e le amministrazioni locali". Lo dichiarano, in una nota congiunta, Ivano Peduzzi, capogruppo della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio, e Antonio De Paoli, segretario Federazione della Sinistra di Civitavecchia. “Nessuna finalità di interesse pubblico – afferma Peduzzi- può giustificare la scelta di installare il nuovo polo di smaltimento sui monti della Tolfa. Il poligono militare “la Farnesiana”, il sito individuato dal sindaco di Roma per ospitare un impianto di trattamento e di incenerimento dei rifiuti, si trova proprio ai confini della zona di Protezione speciale di cui alla direttiva 147/2009/CEE”. “Si tratterebbe –dichiara De Paoli- di una nuova istallazione nociva per la salute in una zona già fortemente compromessa da grandi servitù energetiche. Una decisione alla quale ci opporremo con tutte le nostre forze e con una grande mobilitazione di tutti i cittadini”. “La Russa ed Alemanno –concludono Peduzzi e De Paoli- sembrano già essere arrivati ad un accordo. Ma non abbiamo ancora sentito il parere della Presidente Polverini e dell’Assessore Di Paolo che, non troppo tempo fa, assicurarono che non ci sarebbe stato alcun esodo dei rifiuti della Capitale nel resto del Lazio”.