CIVITAVECCHIA - “Una condanna eccessiva”. Questo il commento dell’avvocato Massimo Rao Camemi, legale di Cosmin Zuica, il 34enne romeno che, a luglio dello scorso anno, uccise la ex compagna Ana Candoi all’interno del sottopassaggio ferroviario. L’uomo, ieri, al termine dell’udienza per rito abbreviato, è stato condannato a 30 anni di carcere per omicidio premeditato, senza alcuna concessione di attenuanti generiche. “Così è troppo – ha spiegato il legale – mi sarei aspettato una conclusione diversa, sia per il comportamento processuale del mio assistito, sia per il fatto che ci trovavamo di fronte ad un ragazzo incensurato”. L’avvocato Camemi ha ricordato la confessione di Zuica, ad ottobre, ribadita ieri in aula; una confessione nel corso della quale l’uomo, provato dal dolore, ha spiegato i motivi del folle gesto, dovuto ad un “tira e molla” con la donna che lo aveva logorato. Quando Ana ha deciso poi di interrompere definitivamente il rapporto, Zuica l’ha uccisa. “Non è stato assolutamente un omicidio premeditato – ha aggiunto – altrimenti non sarebbe stato compiuto sotto le telecamere del sottopassaggio, a meno che non era intenzione di Zuica andare subito a costituirsi”. Tutti motivi per i quali l’avvocato Camemi ha annunciato di ricorrere, ovviamente, all’appello.