CIVITAVECCHIA - Il tribunale del Riesame di Roma ha respinto la richiesta dell'avvocato Angelo Sepe, legale del 54enne G.C.M. arrestato dai carabinieri della stazione principale, nell’ambito dell’operazione "Sex House", con l’accusa di atti sessuali con minori. L'uomo, infatti, contrariamente a quanto richiesto dal legale, rimane in carcere. "Valuterò nei prossimi giorni - ha spiegato l'avvocato Sepe - se ricorrere o meno alla Cassazione. Non credo infatti sussistano i presupposti per la permanenzas in carcere". Secondo il legale, quindi, ormai non ci sarebbe più pericolo di fuga, di reiterazione di reato né tantomeno l'inquinamento delle prove. Secondo gli inquirenti, infatti, G.C.M. avrebbe organizzato festini a base di sesso, alcol e droga in casa, coinvolgendo almeno sei coppiette di ragazzini minorenni, tra i 12 e i 18 anni, in alcuni casi ‘‘dirigendo’’ gli incontri a luci rosse, in altri partecipando attivamente.