CIVITAVECCHIA - Per oltre un anno ha messo a disposizione il proprio appartamento, in una palazzina popolare del centro, per organizzare festini a base di sesso, droga ed alcol con minorenni. Oggi deve rispondere dei reati di atti sessuali con minori e spaccio di sostanze stupefacenti. Protagonista di questa ennesima storia di degrado è un 54enne originario di Tolfa ma residente da anni in città, G.C.M. le sue iniziali, arrestato questa mattina dai carabinieri della stazione di Civitavecchia, in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice Marco Mazzeo, su richiesta del sostituto procuratore Margherita Pinto che, insieme al procuratore capo Gianfranco Amendola, ha coordinato la lunga indagine condotta dagli uomini dell’Arma. Un’operazione che è stata denominata “Sex House” e che è partita ad ottobre, quando la preside ed un’insegnante di una scuola cittadina si sono recate dal comandante della stazione, il luogotenente Giuliano Mangoni, per riferire quanto confidato loro da un’alunna. La ragazzina aveva infatti raccolto le confidenze di un’amica, una delle ‘‘protagoniste’’ di questa storia. Da questo momento è scattata l’indagini, che ha permesso di ricostruire quanto avveniva all’interno di quell’appartamento almeno dall’ottobre 2009. Il 54enne metteva a disposizione la casa per almeno sei coppie di ragazzini, tutti tra i 12 e i 18 anni, quattro delle quali più assidue delle altre: preparava la stanza da letto, garantendo una riservata alcova, faceva vedere ai ragazzini dei filmati pornografici, dava loro consigli su cosa fare e gli suggeriva ogni sorta di perversione, faceva consumare loro hashish e marijuana. Li ospitava la mattina, garantendo un posto sicuro dopo aver marinato la scuola, ma anche il pomeriggio e la sera. L’uomo, oltre a fare da “regista”, in qualche caso partecipava attivamente ai rapporti tra i ragazzini, con palpeggiamenti e rapporti orali. A quanto pare non ha mai avuto rapporti completi con nessuno di loro. «Abbiamo ascoltato qualche ragazzino - ha spiegato il comandante della Compagnia, capitano Lorenzo Ceccarelli - abbiamo messo in campo una articolata indagine fatta di appostamenti, pedinamenti, intercettazioni anche ambientali, che sono risultate CARABINIERIfondamentali per confermare quanto accadeva all’interno dell’abitazione. Ci siamo anche dovuti “adeguare” al mondo degli adolescenti e al loro modo di comunicare: sorpassati ormai i telefoni cellulari, i ragazzini si accordavano e si davano appuntamento utilizzando i nuovi mezzi di comunicazione e soprattutto social network come Facebook». A febbraio la perquisizione: a casa dell’uomo sono stati rinvenute 90 scatole di preservativi con caratteristiche diverse, che avrebbe tra l’altro acquistato in farmacia proprio insieme ad una delle ragazzine. E poi ancora vibratori, creme stimolanti, materiale pornografico, con film che venivano trasmessi tutto il giorno, senza sosta. «Importante in questo senso - ha aggiunto il capitano Ceccarelli - è stata la collaborazione tra la scuola e l’Arma dei carabinieri». G.C.M. è stato quindi arrestato ed associato al carcere di Borgata Aurelia. Probabilmente per lui si terrà lunedì mattina l’interrogatorio di garanzia.