CIVITAVECCHIA - Sono arrivati i primi 50 permessi di soggiorno temporanei per gli immigrati ospitati all’interno della caserma De Carolis. Tunisini che, nel pomeriggio, sono stati trasferiti con i pullmini alla stazione ferroviaria, pronti per raggiungere i propri familiari in altre città di Italia e d’Europa. L’arrivo dei 50 permessi inviati dalla Prefettura ha, almeno in parte, placato gli animi degli ospiti della struttura, surriscaldatisi nelle ultime ore. Non hanno gradito la cena servita ieri sera: minestra di piselli, uova, verdure e frutta. E hanno portato avanti uno sciopero della fame anche a pranzo, rifiutando pasta al sugo, arrosto, spinaci ripassati in padella e kiwi; pasti, peraltro, andati sprecati. Una situazione che ha amareggiato, non poco, i volontari della De Carolis che, da circa due settimane, sono al lavoro giorno e notte per garantire un’accoglienza dignitosa ai tunisini. La notte scorsa, inoltre, per protesta gli immigrati hanno deciso di dormire all’aria aperta, portando nel cortile le proprie brande.
Intanto sono sbarcati questa mattina a Civitavecchia altri 300 immigrati, provenienti da Lampedusa, nessuno dei quali è comunque destinato al alla “De Carolis”. I tunisini sono stati trasferiti nelle province di Bari, Bologna, Catanzaro, Gorizia, Milano, Modena, Roma e Torino. La Protezione Civile, con dieci uomini, è stata infatti impegnata nell’opera di distribuzione dei pasti attraverso la squadra di Produzione e Distribuzione Viveri. Altri immigrati sono ancora a bordo: la nave, infatti, per motivi logistici relativi agli altri porti di approdo, salperà probabilmente nella giornata di lunedì.