CIVITAVECCHIA - Hanno manifestato per due giorni, ieri e oggi, astenendosi dalle udienze gli avvocati italiani; anche al foro locale la partecipazione è stata massiccia come hanno spiegato alcuni rappresentanti del consiglio dell’ordine degli avvocati di Civitavecchia e la rappresentante dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Paola Girotti. «L’astensione nasce - hanno spiegato gli avvocati Piero Messina, Rita Trivelli e Fabrizio Serra - per tutelare le esigenze e le aspettative di giustizia dei cittadini, deluse, secondo noi, dalla legislatura carente sulla media conciliazione, con una legge che viola una serie di articoli della Costituzione. Manca, ad esempio, l’individuazione della competenza territoriale: capita che cause che dovrebbero tenersi a Civitavecchia vengano convocate a Monza, con aumenti di costi e dispendio di energie. Inoltre non è necessaria la presenza di un avvocato e ci sono costi eccessivi per i cittadini, costretti ad andare così contro i propri diritti per non andare contro i propri interessi. Siamo contrari soprattutto all’obbligatorietà della media conciliazione, non prevista in altri stati europei». È stata poi l’avvocato Girotti a sottolineare anche la contrarietà alla «rottamazione dell’arretrato delle cause civili, affida - ha spiegato - a circa 600 ausiliari la trattazione delle cause». Gli avvocati hanno quindi parlato di una ‘‘giustizia a pagamento’’ chiedendo una legge più equa rispetto a quella appena proposta.