CIVITAVECCHIA - Non contestano il nome di Pasqualino Monti, di cui peraltro riconoscono la comprovata esperienza, ma il metodo con cui il sindaco Moscherini è arrivato ad indicare il suo nome come candidato per la guida dell'Autorità Portuale. A puntare il dito contro il primo cittadino è l'Udc, con il segretario Marco Di Gennaro che sottolinea come non ci sia meritocrazia in una nomina "solitaria decisa unilateralmente. Non ci sarebbe nemmeno gloria - ha aggiunto - per l’unico candidato sul quale graverebbe per sempre il sospetto di essere stato scelto non per merito ma per conoscenza". La libera, ma non troppo secondo Tidei, scelta del sindaco Moscherini di non candidarsi alla pur ambita poltrona dell’Autorità portuale, è stata contestualmente seguita dalla sua decisione, presa , come è sua cattiva abitudine, in autoreferenziale solitudine, di proporre al Consiglio Comunale per la nomina un candidato di sua personale fiducia". Motivi questi per cui l'Udc proporrà uno o più nomi a completamento della terna dei candidati. "Solo nella pluralità, infatti, ci può essere una vera scelta e solo una trasparente valutazione basata sul merito può garantire alla città le migliori professionalità - ha chiarito Di Gennaro -  la nomina del presidente dell’Autorità portuale riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo del porto e, quindi, dell’intera città. Va, quindi scelto il meglio che c’è sulla piazza. Proprio per questo è fondamentale che vengano indicati, a completamento della terna, anche ulteriori nomi le cui capacità manageriali siano note e la competenza nello specifico settore dei trasporti acclarata.