Home » » Scarico container: ultimatum di Cfft
CIVITAVECCHIA - Scade questa mattina alle 10 l'ultimatum lanciato da Cfft all'Authority. Se entro quell'ora non verrà modificata la banchina di attracco per la nave ferma a Vado, in attesa di conoscere la propria rotta, la bananiera prenderà altri lidi, andando a scaricare la merce in altri scali, probabilmente a Salerno. Tanto che, a quanto pare, già da ieri il dipendente addetto al controllo della qualità delle banane di Chiquita è stato mandato proprio in questo porto.
La situazione relativa allo scarico e carico dei container nello scalo rischia di esplodere da un momento all'altro, con conseguenze devastanti sotto vari aspetti: occupazionale, economico, di immagine. (agg. 08/11 ore 6.01) segue
MINACCIATO DI LASCIARE IL PORTO. L’Authority, almeno fino alla serata di ieri, aveva deciso di proseguire sulla strada dell’ordinanza del 13 luglio, quella che di fatto prevede che ogni operazione relativa allo sbarco ed imbarco container venga svolta al terminal gestito da Rtc alla 25. Più volte i clienti del terminal dell’ortofrutta, in particolare Maersk e Chiquita, che fino a ieri hanno scaricato alla 24, ad un passo dai magazzini frigo, hanno minacciato di lasciare il porto di Civitavecchia nel caso in cui fosse stata negata questa possibilità, che in termini di mercato significa abbattimento di tempi e costi. Ed oggi questa decisione sempre essere sempre più concreta.
Civitavecchia Fruit Forest Terminal, attraverso il manager Steven Clerckx, ha lanciato un ultimatum, che scadrà questa mattina alle 10: se entro quell’ora non verrà modificata la banchina di attracco, destinando quindi la nave alla 24, questa cambierà rotta e virerà in altri porti. I legali della società italo belga hanno presentato una nuova diffida, la seconda in poche ore, ancora più incisiva e stanno valutando tutte le iniziative da intraprendere a tutela di Cfft e del porto tutto; tra queste anche l’ipotesi di presentare una denuncia in Procura, ipotizzando i reati di abuso d’ufficio ed omissione di atti d’ufficio. La perdita della nave, e quindi del traffico, rappresenta un danno notevole per la società e per il porto: si parla di un taglio almeno del 20% del personale di Cfft e di un danno da milioni e milioni di euro.(agg. 08/11 ore 6.30)
LAVORATORI IN PRESIDIO. Tanto che i lavoratori di Cfft sono stati in presidio ieri a Molo Vespucci per tutto il giorno, in attesa di una risposta che potesse tranquillizzarli sul futuro. Sul posto anche il sindaco Antonio Cozzolino. «Trovo difficilmente accettabile una situazione del genere dopo gli incontri e le riunioni svoltesi anche in Regione - ha commentato - a questo punto ritengo opportuno che l’AdSP prenda la cosa di petto con Cfft e Rtc e arrivi ad una soluzione che eviti ulteriori problemi ad un porto che già ne ha tanti e non se ne può permettere altri. Forse seguire la vicenda con più attenzione e assiduità sarebbe stato opportuno per un ente responsabile dell’andamento di una delle infrastrutture più importanti della Regione e del Paese». In realtà nel primo pomeriggio di ieri, in extremis, era arrivata a Cfft una nozza di un probabile accordo da parte di Rtc, giudicata però irricevibile dai vertici della società italo belga. (Agg. 08/11 ore 7)
(08 Nov 2018 - Ore 06:16)
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