Home » » Porto: una vertenza dietro l'altra
CIVITAVECCHIA - C’è preoccupazione all’interno del porto. Si respira aria di tensione, all’indomani della diverse vertenze aperte che vanno a coinvolgere numerosi lavoratori. Famiglie che stanno vivendo con apprensione questo fine anno, considerata l’incertezza per il futuro. «Sono stati mesi travagliati - ha sottolineato il segretario della Filt Cgil Alessandro Borgioni - nonostante il comunicato dei giorni scorsi da parte dell’Authority sui traffici positivi nello scalo, non vedo quell’inversione di tendenza evidenziata. Viviamo invece una fase di stanca, mentre bisognerebbe consolidare e dare certezza ai traffici: un porto che non dà certezza e sicurezzanon attrae ma respinge». Di una cosa è certo poi Borgioni. «Non si ricordano tutte queste procedure di revoca aperte - ha aggiunto - non si sentiva il bisogno di aprire tutte le partite contemporanemente». Il riferimento è all’ultimo fronte aperto, quello con Port Mobility, con l’Adsp che a pochi giorni dal Natale ha inviato una lettera alla società nella quale preannunciava l’avvio della procedura di revoca del servizio di navettamento crocieristico «che la società - ha spiegato il suo manager Edgardo Azzopardi - svolge dal 2005, da quando è stata costituita, e che rappresenta il 20% del nostro fatturato. Da un anno a questa parte, da quando abbiamo acquistato le quote dell’Adsp pari al 19% è in atto un’azione demolitoria con aspetti vessatori contro di noi». (agg. 28/12 ore 6.38) segue
SOSPESO IL BANDO EUROPEO. Inoltre Port Mobility, considerata la diffida contenuta nella stessa lettera inviata mercoledì scorso, ha deciso di sospendere il bando europeo per l’affidamento del servizio i cui termini sarebbero scaduti il 9 gennaio, in attesa di chiarire la questione con l’Adsp. La società ha 15 giorni per presentare la controdeduzioni (entro il 3 gennaio, prorogati al 14 gennaio - come disposto ieri da Molo Vespucci - su richiesta della stessa Port Mobility, proprio in considerazione del periodo festivo. A dimostrazione della preoccupazione sul futuro della società, lunedì scorso, 24 dicembre, i sindacati sono stati convocati dai vertici di Port Mobility. «Speriamo che tutto si risolva con i chiarimenti richiesti - ha spiegato il segretario della Filt Cgil Alessandro Borgioni - chiederemo un incontro a tre con l’Authority e i vertici della società, perché temiamo che ci possano essere ricadute occupazionali». «Dopo il passaggio con l’Adsp e quello con Port Mobility - ha aggiunto la segretaria dell’Ugl Fabiana Attig - la situazione sembra ancora più complessa e complicata: ecco perché serve un incontro urgente con tutte le parti interessate. Sembra esserci una volontà politica, un disegno dietro questa situazione che oggi non è più permesso a nessuno: in ballo c’è il futuro dei lavoratori che, come sindacati, tuteliamo in tutte le forme». (agg. 23/12 ore 7)
UNA VERTENZA DIETRO L'ALTRA. D’altronde la vertenza Port Mobility si somma a quella simile relativa a Port Utilities e a quella di Pas, con un quadro non certo positivo nello scalo. «Questo sembra ormai il porto dei contenziosi» ha detto Azzopardi non nascondendo dubbi e perplessità su quanto sta avvenendo all’interno dello scalo da qualche tempo a questa parte. «Sembra esserci una strategia contro le società di interesse generale - ha aggiunto - c’è un attacco mirato contro queste realtà. C’è un pregiudizio dietro l’attività del presidente di Majo? Sembra essere arrivato qui per ripristinare la moralità e la legalità, come se fossimo tutti delinquenti». Ad essere preoccupato anche il sindaco Cozzolino, che nei giorni scorsi è tornato a parlare con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli, annunciando la convocazione a gennaio di un consiglio comunale sulle tematiche portuali e l’attivazione del tavolo del lavoro per affrontare le diverse vertenze aperte. «La situazione sta arrivando ai limiti del sostenibile - ha tuonato - uno scalo come quello di Civitavecchia non merita di vivere questa situazione».(agg. 23/12 ore 7.30)
(28 Dic 2018 - Ore 06:33)
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